Le decisioni che dovrà assumere la classe politica del Paese paragonate a quelle che sarebbe opportuno attendersi dal management di una grande azienda di erogazione
di Sabato Vinci, Anna Maria Biscotti, Eugenio D’Amico
Il paper allegato propone un’analisi del Meccanismo Europeo di Stabilità (MES), con particolare riferimento al programma Pandemic crisis support, in una prospettiva d’indagine di tipo economico-aziendale. In particolare, una volta compresi i termini giuridico-economici del MES, la posizione dell’Italia potrà essere opportunamente esaminata in ottica economico-aziendale, accomunando la qualità delle decisioni che dovrà assumere la classe politica del Paese a quelle che sarebbe opportuno attendersi dal management di una grande azienda di erogazione (non profit), quale è appunto lo Stato, tenendo conto dei rischi e delle opportunità connessi a questo tipo di scelta.
Nelle conclusioni, il programma MES Pandemic Crisis Support, da un punto di vista strettamente economico-finanziario, sembra “essere una scelta moderatamente conveniente anche per uno Stato con i fondamentali dell’Italia, nel caso in cui emergesse la necessità di sostegni aggiuntivi preordinati al rafforzamento della propria struttura sanitaria di fronte a un pericolo come il Covid-19….tale convenienza economica dovrebbe essere correttamente ponderata all’interno di un giudizio più ampio, che tenga conto dei vincoli e delle condizionalità ai quali il finanziamento sarebbe subordinato. In tal senso, va dunque rilevato come le rassicurazioni provenienti dalla Commissione europea, dal Consiglio e dall’Eurogruppo con riferimento a un’interpretazione benevola del meccanismo di sorveglianza rafforzata… non sembrino poter costituire una garanzia certa per il futuro… È perciò d’obbligo considerare che alle dichiarazioni delle istituzioni UE potranno seguire comportamenti coerenti, solo finché ci sarà tra i partner europei un hard institutional commitment… La convenienza strettamente economico-finanziaria, infatti, andrebbe ponderata in considerazione di ulteriori rischi sia di natura politica (rischio di ingerenze della Troika negli affari interni del Paese) che di natura economica (rischio di “juniorizzazione” dei titoli di Stato nazionali e di aumento dello spread in conseguenza del privilegio che assiste il finanziamento MES), all’interno di una più vasta decisione di impronta prettamente politica”.
Paper MES_Special Issue_Rivista Corte dei Conti, consultabile anche a pag. 59 della rivista della Corte dei Conti.