In sessione plenaria del Parlamento Europeo: “UE usi ogni leva diplomatica per trovare verità e fare giustizia.
Ridefinire la sicurezza dei nostri costruttori di pace”. L’europarlamentare Bonfrisco è stata promotrice del primo dibattito sulla situazione del Congo, dopo i tragici fatti del 22 febbraio, in commissione Affari Esteri (Afet).
“Queste tragiche morti rendono urgente ridefinire la sicurezza dei nostri costruttori di pace, spesso impegnati in scenari di grande corruzione, di violenza e di diffusa impunità”, ha dichiarato oggi Anna Cinzia Bonfrisco, europarlamentare della Lega, componente della commissione Affari Esteri e sostituto della sottocommissione Difesa e Sicurezza del Parlamento Europeo, durante la sessione plenaria del Parlamento Europeo che ha votato la risoluzione sul Congo. “Chiediamo a Parlamento e Commissione europea verità e giustizia per l’Ambasciatore Luca Attanasio ucciso in Congo insieme al carabiniere Vittorio Iacovacci e all’autista Mustapha Milambo”. L’Unione Europea può e deve fare il possibile: “Usi ogni leva diplomatica fino a che la verità sia stabilita, inclusa quella della morte del magistrato a cui erano state affidate le indagini”, ha aggiunto Bonfrisco.
La chiarezza sull’assassinio potrà venire solo dalla collaborazione tra le autorità del Paese africano e quelle italiane, per assicurare alla giustizia i responsabili, ha convenuto, poi, la commissaria ai Partenariati internazionali, Jutta Urpilainen, che ha dichiarato che la crisi del Congo non è dimenticata dalla UE. La UE avrebbe investito molto in azioni politiche e diplomatiche per mettere in sicurezza il Paese. Ha sottolineato, in particolare, lo strumento legislativo dedicato all’estrazione “responsabile” dei minerali. Il legame tra estrazione illegale e commercio dei minerali di cui il Congo è ricco, tra tutti cobalto e tantalio, sarebbe alla base di conflitti che lo insanguinano.
L’europarlamentare Bonfrisco è stata promotrice del primo dibattito sulla situazione del Congo, dopo i tragici fatti del 22 febbraio, in commissione Affari Esteri (Afet). Da quel dibattito del 1° marzo e dalla pluralità degli interventi successivi, oggi è stato approvata una risoluzione di ferma condanna dell’assassinio e di tutte le violenze e le gravi violazioni dei diritti umani perpetrate ai danni dei civili, in particolare, proprio nella parte orientale del Congo. L’analisi della situazione nel Paese africano contenuta nella risoluzione è preoccupante, considerando l’aumento del numero degli omicidi e dei rapimenti, mentre stanno per giungere a scadenza il mandato della missione di stabilizzazione e il regime di sanzioni delle Nazioni unite. La risoluzione esprime profonda preoccupazione per la persistente impunità che domina nel Paese, sottolinea che è responsabilità primaria del governo della Repubblica Democratica del Congo garantire la sicurezza nel proprio territorio e lo invita ad adottare un approccio di tolleranza zero nei confronti della collaborazione tra i leader politici, le forze armate, la polizia e i gruppi armati.
Con una lettera inviata anche all’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell, l’europarlamentare Bonfrisco ha rimarcato le posizioni sue, della Lega e del gruppo Identità e Democrazia e chiesto, inoltre, che “l’Unione Europea sospenda il Programma di visite con la Repubblica Democratica del Congo, così da offrire verità e giustizia ai cittadini europei e a tutta la comunità internazionale”.